Nel 1993 usciva nelle
sale americane “Super Mario Bros”, film che avviò quella piaga, quel ponte tra
videogioco e cinema, chiamato tie-in.
Questo genere è sopravissuto, noncurante di critiche ed
incassi da fame, ha avuto alti (pochi) e bassi ( troppi), alcuni registi hanno dedicato
la loro intera carriera ad esso ( Uwe Boll su tutti*).
Sì, sta ridendo tutti voi, voi che vi siete sorbiti anche uno solo dei suoi film.
In realtà è grande regista, fa film di merda solo perché vi odia.
Sostanzialmente, le pecche di queste pellicole sono quattro:
- L’incoerenza della trama, rivisitazione snaturata e “holliwoodizzata” dell’originale.**
- Gli effetti speciali che finiscono per rivelarsi deludenti, vuoi perché troppo esagerati o fatti in modo approssimativo.***
- Recitazione e regia insufficienti ( si veda la terza nota).
- Il fatto che il prodotto finito sia ridicolo su ogni livello.
Non per forza i tie-in si fermano su queste pietre miliari,
ma raramente riescono ad evitarle tutte.****
Ma il capostipite,
invece, come si dichiara di fronte a questi quattro “peccati mortali”?
Ebbene, Super Mario Bros si dichiara colpevole di tutti i
capi d’accusa, ma la sua arringa probabilmente è il sogno erotico non solo del vecchio Uwe, ma di ogni regista di film trash: fallisce talmente miseramente il
suo compito ( tirare fuori una trama funzionante dalla storia di un idraulico
che mangia funghi per salvare una donna che potrebbe, o no ( punto 4 dell'articolo), essere in pericolo
perché rapita da un dino-tarta-drago) che risulta essere un buon film.
Il grande pregio di questo film è proprio il suo essere
ridicolo, volutamente (spero).
Mario e Luigi ci sono, sono due idraulici e pure fratelli (
anche se non di fatto; questo è chiarito nel film, ma non si capisce bene se
siano stati addottati dalla stessa madre o altro).
Daisy è presente all’appello ed attende di essere salvate
dalle grinfie di Koopa ( che prende il ruolo di Bowser, per qualche ragione).
Indistinguibili
Quello che manca è la logica, la coerenza, un senso a tutto
il resto.
A quanto pare, il mondo è stato diviso in due dimensioni
durante l’impatto dell’asteroide che 65 milioni di anni fa estinse i dinosauri,
o almeno, che noi credevamo estinti.
Questi, invece, sono sopravvissuti nell’altra dimensione, si
sono evoluti, hanno creato forme di società e città, cadute in degrado dopo la
deposizione del Re ( non è spiegato chi sia stato in realtà questo Re) da parte
di Koopa, che lo ha trasformato da rettiliano a fungo tramite l’uso di una
macchina che può accelerare od invertire il processo evolutivo in pochi minuti.
Ciò porta ad una caduta in rovina generale, con le città che
diventano una sorta di “specchi oscuri” della Manhattan “umana”.
L’ambizione di Koopa, che vuole diventare imperatore di ben
più della manciata di sassi che è il suo regno,lo porterà a far rapire Daisy,
figlia segreta del Re, ed usare il cristallo che porta al collo per creare un ponte
tra i due mondi e poter invadere il nostro.
Avrebbe tutte le carte in regola per essere leggendario.
Dopo casini vari, camei a muzzo e funghi colanti da soffitti
et similia che salvano la situazione, i
buoni vincono.*****
Ok, letto quanto sopra, potete immaginare che fine abbiano
fatto fare gli sceneggiatori ai funghetti di Mario.
La regia, senza lode ma con un pizzico d’infamia, è
supportata nel creare un film che ha del grottesco dalla recitazione,
globalmente anche buona ( almeno, a differenza di molti attoroni d’oggi, ci si
sforza di fare espressioni facciali), che risulta però di un ridicolo immane a
causa dei testi che gli attori sono costretti a recitare.
C’è da dire che gli effetti speciali sono anche buoni ( nel
senso che non sono né fatti in casa come nei Z-movie, né esagerati, e di merda,
come nei film di Uwe Boll) ma non hanno nessun senso d’esistere, la maggior
parte delle volte ( per mimare, credo, il power-up che da a Mario la
possibilità di saltare più lontano e planare, ai personaggi vengono fatti
indossare stivali-jetpack , ricreati nella maniera più epica umanamente
possibile).
Talmente epici, che non li trovo manco su Google
Il prodotto finale risulta divertente sia per chi non ha mai
o quasi mai giocato a Super Mario, che si troverà di fronte un B-movie d’azione
neanche dei peggiori, sia per chi gioca all'idraulico che salva principesse da
dino-tarta-draghi****** dai tempi del NES, che potrà ridere del tentativo di
dare una trama al franchise di Nintendo che ne ha meno.
Se vi trovate con novantasei minuti da occupare,
guardatelo
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Note:
* Sarebbe da chiarire in altra istanza se sia stato più
nocivo Uwe Boll come regista\produttore alla già scarsa reputazione dei tie-in
o se i tie-in come genere abbiano rovinato la carriera di Uwe Boll.
Io preferisco vederla come una via di mezzo, una sorta di
scontro epico tra eroe e antagonista dove i due finiscono per infierirsi il
colpo mortale a vicenda.
** Questo è un fenomeno che non capisco.
Se l’obbiettivo, “adattando” la trama , è quello di attirare
più pubblico, è un obbiettivo inutile: se prendiamo ad esempio solo gli
iscritti a Steam ( sito internet che ha più o meno il monopolio, meritato, per
molti versi, del mercato della vendita dei videogiochi per pc), questi sono
circa 50 milioni, e sono solo una fetta del mercato globale.
*** Il problema delle produzioni di questo tipo a budget
alto è che i soldi vengono buttati a badilate sugli effetti speciali, togliendo
fondi da tutte le altre voci della lista.
Il risultato di questa operazione è un film con belle
esplosioni, una trama rappezzate nei cinque minuti della pausa caffè ed attori
che girano a caso per i set.
**** Forse Resident Evil ( perché sono i videogiochi a
mancare di una trama forte, in quanto incentrati sull’atmosfera e lo sparare in
testa agli zombie), il primo Silent Hill, Tomb Raider ( per le tette) e pochi
altri.
***** Mi rifiuto di approfondire ulteriormente, si farebbe
mattina.
****** Sfido chiunque a trovare una descrizione sintetica
migliore di Bowser.