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mercoledì 11 luglio 2012

Cose che sono altre cose

Vicino a dove abito c'è un ristorante\pizzeria, il "Flamingo", che ha come stemma un fenicottero.
Il punto è che fino a 5 minuti fa non avevo la minima idea di quale fosse la connessione tra le due cose.
Quindi, ricapitolando, il flamingo non è questo:



Ma questo:



Ok, dicevo...
Ah, giusto.
Internet è un posto magnifico.
Blogger mi soffre di schizofrenia in questo momento, ma sorvoliamo.
Su internet puoi trovare di tutto: a partire dalla top six dei videogiochi giapponesi più disturbati ( tentacoli esclusi) ad un tizio che vende un "grazie" per un milione di dollari, da come trarre profitto da un bagno "alla turca" rotto ( non dubito che ci sia un modo) ad un remake del "Mago di Oz" con Cazzo D'oro, Cerbiatto Culo ed Uno che si fa una sega a scuola nelle rispettive parti dello spaventapasseri, di Toto e dell'uomo di latta ( liberamente tratto dalle parole chiave che portano al mio blog questa settimana, a quanto pare).



Ma rimane un posto magnifico.
Un po' meno se qualche tuo amico stronzo ti manda un link per "2 girls 1 cup".
La tentazione di essere l'amico stronzo in questione è forte, ma non vorrei che il blog diventasse il luogo di ritrovo dei "Coprofagi Anonimi".


Il presidente onorario.

Ma sto perdendo di nuovo il filo del discorso. 
Internet è un posto così bello che, anche se fino ad ormai venti minuti fa non sapevo che il flamingo è il fenicottero, posso cliccare su "Mi sento fortunato" e trovare altri cinque idioti come me.
Allo stesso modo posso ritrovarmi in un sito che proclama Kristen Stewart la più grande attrice di tutti i tempi.
Ma c'è sempre quella X rossa in alto a destra e tutto un mondo la fuori in cui andare e sfogarmi tirando pallonate in faccia ai bambini al campo sportivo.


Oscar subito.

sabato 21 gennaio 2012

January has gone

C'è una canzone che fa così:


Chi ascolta gli In Flames sa quanto sia particolare.
Gennaio se ne va, ne sono felice.
Non ho mai contato i mesi, e giorni e gli anni in vita mia.
Io sono quello che in classe chiedeva sempre la data durante i temi, suppongo abbiate conosciuto qualcuno così.
Sarei contento di sbagliarmi.

Ho aspettato tutto il tempo la fine: partirò per la Polonia il 26, grazie all'iniziativa "Il treno della Memoria" organizzata dalla Terra del fuoco.
Fino all'ultimo mi sono riproposto di non scriverne, ma è una ventina di giorni che non scrivo altro.
Ci sono cose di cui non parlerò su questo blog.
Ecco, è una di queste.
Mi sono concesso quest'eccezione per sbloccami, tutto qui.
Scusate.

In questo mese ne sono successe di cose.

Ho scoperto come si possa parlare all'infinito di una nave che affonda, sviscerandola fino alle valvole più corrose dalla salsedine.
Ma di questo ne ha già parlato Josef K., meglio di quanto farei io ora qui.

Ho visto Sherlock Holmes: Gioco di Ombre.
Non è male, ma non ho una particolare voglia di fare una recensione, arrivo subito al sodo: è un film da birretta con amici, si lascia gustare, alcune scene sono esagerate alcune divertenti, vi direi di scaricarvelo da Megaupload o di guardarlo su Megavideo ma non ci sono più.
Anche di questo ho già parlato e scritto e discusso, graziatemi dal farlo anche qui.

Ve l'ho detto che sono in blocco, quindi concluderò su questa linea: quella delle cose a muzzo.
Ho fatto un casino di visualizzazioni mentre non scrivevo, la cosa mi fa pensare.
Forse devo stare un po' più zitto.

Vabbè, concludo qui, con una carrellata di cose epiche che ho visto sul TuTubo.


Emo Philips, niente da aggiungere.
È talmente bizzarro che non ci riuscirei neanche volendo. 



La versione cangiante di Micheal Jackson.
Ora ho vissuto.



Ringraziamo tutti in coro Cerex!


La versione originale di Pallar Anders Visa.




Edit ( Dieci-quindici minuti dopo la prima stesura) ( approvato dalla Donna Camel):

Ho battuto la testa raccogliendo una penna sotto la scivania e tra le bestemmie ho avuto un'illuminazione.
Rubo il lavoro alla Donna Camel ( scusa, c'è crisi ) e vi propongo un Eds: recensite qualcos'altro.
Le regole sono semplici, sono dettate da un trauma cranico, figuratevi:

1. Per qualcos'altro intendo qualsiasi cosa a cui normalmente non viene tributata una recensione.
2. Inventate una regola a vostra scelta, chi scrive dopo di voi decide se adeguarcisi o meno.

Linkate in fondo al vostro post le recensione altrui, le regole aggiunte, magari anche quelle che avete scartato, fate un po' come vi pare.
Avete tempo fino al 2 febbraio!

Ed ecco i partecipanti:

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- Hombre con "Il peposo dei Fornacini", non mangiate sul post che si infilano le briciole tra i Pokemon.
- Ed ecco Menocchio, "una truffa ridicola", forse le figurine, forse l'iscrizione.
- To be continued, spero

domenica 20 novembre 2011

Una recensione ( che spero breve) a casaccio

Allora, ora farò una cosa che odio: vi dirò il "Perché".
Anzi ve ne dirò tre.

1. Quando ho letto il post dell'Orsa più splatter del web su Battle Royale e sulla competitività ho pensato a tre (oggi è il mio numero jolly) cose: che i film raramente sono belli come i manga da cui sono tratti, bello trovare un eccezione, che gli orientali sono capaci di gran cose con carta e penna e avrei potuto scriverne, che mi scappava la pipì.

2. Avrei dovuto scrivere questo post tre ( non scherzo) giorni fa, per vedere come faccio le recensioni e se ero dispersivo come il solito.
Mi sono dimenticato, ho scritto la mia recensione de "L'ultimo giorno di un condannato a morte" di Hugo per la scuola e chi si è visto si è visto.
Attendo la sentenza.

3.  Mi ero già riproposto di scrivere la recensione di questo manga una volta letto, perché mi è piaciuto e volevo vedere se sono capace di dire qualcosa a proposito senza scadere nella ridicola esaltazione come nel caso Vonnegut.



Death Note

scritto da Tsugumi Ohba e
 disegnato da Takeshi Obata


Death Note è diverso dal classico manga giapponese: niente robottoni giganti, onde energetiche e ninja.
C'è uno Shinigami ( dio della morte) che si annoia.
Passa tutta la sua esistenza a non far niente, ogni tanto scrive il nome di una persona sul suo quaderno, quella muore e lui aumenta la sua durata vitale di una quantità uguale a quella che l'essere umano avrebbe vissuto se il suo nome non fosse stato scritto.
Ci sono molti Shinigami nel mondo degli dei della morte, i quali passano il tempo giocando d'azzardo o bighellonando per ammazzare il tempo.
Ma Ryuk no, vuole svagarsi.
Così ruba un quaderno e lo getta nel mondo degli umani.
Passa qualche giorno, Ryuk è mandato a cercarlo sotto ordine del re degli Shinigami, il quale è ignaro del fatto che quello era proprio l'obbiettivo di quel tristo mietitore.
Light Yagami, un liceale, raccoglie il quaderno.
Dentro trova delle regole d'uso ( "La persona il cui nome sarà scritto qui morirà", "Perché il quaderno sortisca l'effetto desiderato, occorre avere in mente il volto della persona di cui si scrive il nome. In tal modo, si evita di colpire eventuali omonimi", "Se entro quaranta secondi dopo che è stato scritto il nome vengono indicate le cause della morte, questa verrà nella maniera stabilita", "Se la causa della morte non è specificata, le vittime designate moriranno tutte per arresto cardiaco", "Dopo aver indicato le cause della morte, si hanno a disposizione sei minuti e quaranta secondi per scrivere eventuali dettagli sulle condizioni della stessa"), ma pensa sia tutta una cavolata, alla stregua di una catena di Sant'Antonio.
Eppure la curiosità è tanta, ma su chi provarlo.
E se funzionasse? E se uccidesse un innocente?
Allora Light cerca una persona di cui possa sapere nome, volto, immediatamente se è vivo o morto e che la sua dipartita giovi al mondo.
Facendo zapping si imbatte nella notizia di un sequestratore pluriomicida che tiene in ostaggio dei bambini in un asilo nido, decide per questo "candidato", scrive il suo nome .
Passano quaranta secondi, l'uomo muore.

Così inizia il manga che si basa su tre (aridaje) pilastri fondamentali: la casualità, la logica e l'etica.



Fin dall'inizio nulla è premeditato: che Light raccolga il quaderno, che lui sia figlio del sovrintendente della questura di Tokyo, che sia un soggetto forte, in grado di sopportare ( anche se non del tutto) il rimorso di strappare vite umane, che sia convinto che uccidere i criminali, gli ignavi e chiunque faccia torto al prossimo senza essere punito, porti alla creazione di un mondo  migliore, è puro caso.



La logica è fondamentale: quando Kira ( il nome che i giornali usano per identificare il misterioso assasino di criminali) inizia ad uccidere, non rimane inosservato.
"L", un moderno Sherlock Holmes, viene incaricato dell'indagine e gli viene offerto il supporto delle forze del'ordine di mezzo mondo.
Così inizia una lotta psicologica, prima a distanza poi faccia a faccia, tra l'apparentemente innocente Light Yagami e tra lo strano detective, di cui nessuno ha mai visto il volto o conosce il vero nome ( poi chè parla sempre attraverso tramiti, come il personaggio di Watari) e quindi immune al quaderno della morte.
Il fulcro dell'azione sta proprio nei vari espedienti usati dai due, quelli del primo atti a scoprire l'identità di "L", quelli del secondo per ottenere prove concrete ( nessuno conosce gli Shinigami, figuriamoci i quaderni della morte) della colpevolezza di Light.



Ed infine l'etica: è giusto uccidere al fine di creare un mondo migliore? 
Questa è la domanda che viene proposta durante tutto il manga.
E si parte da una posizione di svantaggio, perché effettivamente sotto il "Regno di Kira", come lo chiamano le emittenti, il crimine, o per lo meno quello premeditato, quasi scompare.
Tant'è che intere nazioni, gli Stati Uniti per primi, si arrendono e fanno si che l'operato di Kira si legale e le indagini a suo carico vengono chiuse.
Allo stesso tempo però Light è un folle: non si fa problemi ad uccidere chi lo ostacola, innocenti per lo più, ed è pronto ad uccidere la sua stessa famiglia per raggiungere il suo fine.
Anche la figura di "L" non è una pura effige di bontà: usa mezzi tutt'altro che legali, ritiene chiunque sacrificabile, è pronto a provare il quaderno e divenire assassino lui stesso per provare la sua tesi.
O almeno così sembra.
Perché, se Light più volte sembra essere dalla parte degli indifesi, "L" lo è sempre.
Più volte questo manga ricorda come la giustizia non può essere omicidio, come anche che il fine non giustifica i mezzi, soprattutto quando è un fine effimero, un mondo che segue la "retta via" per paura, non per scelta.



In conclusione, consiglierei  a chiunque la lettura di questo manga, ma mi rendo conto che, sebbene sia composto da soli 12 volumi ( e dico "solo" per chi non sapesse che, in media, queste serie sono composte da quaranta\cinquanta tankobon, albi da circa duecento pagine), è una spesa piuttosto esosa, alla luce del fatto che l'ultima ristampa risale al 2006 (anche se forse adesso ne stanno facendo un'altra, ma non ne sono sicuro).
Esiste però un'anime ( cartone animato giapponese) fatto molto bene ( le musiche sono davvero epiche) e senza filler ( episodi di intermezzo che vengono disegnati e scritti da altri autori quando vene fatto un'anime in contemporanea con la serializzazione, come quando a Dragon Ball c'erano quei episodi stupidi dove Goku prendeva la patente, faceva una scampagnata, ecc.) che si può trovare in DVD ( o in streaming, tirchi).



Vorrei dire di più, accennare qualcosa della trama oppure mostrare in opera almeno uno dei tre pilastri, ma finirei per rovinare il gusto dell'attesa di coloro che volessero cimentarsi nella lettura\visione in quest'opera d'arte.

sabato 5 novembre 2011

Bah!

Oggi volevo scrivere.
Magari una nuova lettera.
Non sono arrivato.
Ho perso tempo a fare altro, tra cui contorcermi per i crampi allo stomaco, causati da chi sa cosa.
Forse non reggo più il gelato al gusto puffo come un tempo.
Però volevo farvi vedere questo:


Così, tanto per...

domenica 30 ottobre 2011

Grano rosso sangue, ovvero come passare sotto una mietitrebbia i vostri coglioni

L'insonnia è una puttana che paghi con la materia cerebrale che ti cola dal naso.
Non ne ho trovata una definizione migliore, lo giuro.
E che ieri ne ho avuto di tempo.
Sì perché, se sei riuscito ad arrivare due volte nella stessa notte a sentire l'orologio che batte le tre, ti devi trovare qualcosa da fare.
E così mi sono guardato un film.
Forse sarebbe stato meglio spendere quel tempo masturbandomi con il video di Belen.

Apro la mia videoteca cibernetica e mi accorgo di non averla più una videoteca.

Plin Plon.
Ricordiamo alla gentile clientela che, inseguito all'esplosione del precedente computer, si sta utilizzando il computer della nonna, su cui non c'è un cazzo di niente.
La ringraziamo di esser stato così coglione.

Mi metto alla ricerca di qualcosa, non so cosa, ed incredibilmente la trovo!
La chiavetta che usavo alle medie, ci sarà su un qualche tipo di film, mi va bene anche una retrospettiva russa, purché abbia delle immagini in movimento, che mi indichino la via di Morfeo, così da potergli spaccare una sedia in faccia di persona, a quello stronzo.
E per un momento ci credo, sì un buon vecchio horror,vai che la portiamo a casa.



Idiota, è un film tratto da un libro di Stephen King.

NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!

Ho letto 23 libri del buon vecchio Steve.
Ho ancora da vedere un cazzo di film decente.
No, non vale "Il miglio verde", che viene tirato in ballo sempre in questi discorsi, per il seguente motivo: non si poteva rovinare quel libro neanche impegnandosi a fondo, non perché sia questa gran rappresentazione della perfezione, perché è un libro fatto per fare il film, manco fosse un manuale.
Per questo lo reputo persino peggiore di quel mattone di "Insomnia" il quale, per lo meno, non era scritto per gli altri.
E non venitemi a dire che lo "discrimino" solo perché non è un horror.
"La Zona Morta" non è un horror, ma è uno delle sue opere che reputo migliori.

Tornando a noi, ecco che parte "I figli del grano" ( non ho idea della ragione per cui in Italia cambino tutti i nomi di film e libri nelle traduzioni).


Ed ecco i miei coglioni che si schiantano al suolo.
Tonf, uno,.
Plaf, il secondo.


Dio quanto odio l'uomo che ha progettato ciò.

Ora, non voglio fare lo stronzetto che si lamenta del fatto che il film "non era come l libro".

È una cosa ovvia, ed è una cazzata. 
Ovvia, in quanto i registi che si fanno il mazzo per fare film, invece che buttare a cazzo quattro spunti di trama, una morale, personaggi di una stupidità immane, stereotipati ad un livello aberrante, tanto il pubblico va a vedere il film solo per il nome, si contano sulle dita d'un monco.


Sì, parlo di te Cameron, che se la pellicola che ho visto ieri era un pessimo B-movie,
il tuo "capolavoro" era un patchwork di minchiate pseudo-ecologiste.

Chiedete come si fa un film da un libro, o da un opera teatrale, a Kenneth Branagh e al suo "Hamlet", quattro ore spese bene.

Però un limite ci dev'essere.
Perché questo film non ce ne azzecca una, neanche per sbaglio.


Questo è il cattivo del film.
Paura, Eh?

Inizi la visione e c'è una coppietta felice che attraversa l'America scherzando sulla scopata che si sono fatti la notte scorsa in una figata di motel.

No, aspettate un momento...
(Sfoglia le pagine del libro, legge un paio di righe)
Ma è una cazzata!

Qui c'è una coppia incazzata, che ambisce al divorzio.
Lei è un'idiota belloccia, lui un burino.
Chi cazzo sono quei due damerini che guidano un auto se non nuova, almeno in buone condizione, invece che un catorcio?
I rettiliani hanno invaso Hollywood durante le riprese?

- Vabbè sono dettagli Carta...



Ma non è finita qua.
La punta dell'iceberg, mio caro Titanico pubblico.

Una storia di 30 pagine, sì, fa parte della raccolta "A volte ritornano", non è manco un libro intero, di cui sono riusciti a sbagliare TUTTO!

Personaggi buttati dentro a caso, effetti speciali che vi faranno uscire la bile dagli occhi e incongruenze enormi, che dico epiche!

Se avete intenzione di vedere il film ( nonostante tutto ciò che ho detto finora ), o di leggere la storia ( che vale la pena di leggere perché, ripeto, la storia non è male, un buon film ce lo si poteva tirare fuori, con un po' d'impegno) non leggete quanto segue, sono la trama ed il finale.

Anche se dovrei dire i finali.
Libro e film, due cose diverse.

In sintesi, la trama si basa su di una divinità che vive nel grano e assoggetta le menti dei giovani, i quali le fanno sacrificio di chiunque abbia più di 18 anni, crocifiggendolo in mezzo ad un gigantesco campo.



Libro: i due arrivano investono un "ultradiciottenne", che stava scappando dal suo funesto destino.
Già in crisi di nervi, cadono nel panico, si riprendono, mettono il cadavere nel baule, cercano una città e una stazione di polizia dove denunciare il fattaccio.
Arrivano a Gatlin, la cittadina maledetta del caso, lei viene rapita, lui tenta di salvarla, fallisce miseramente, muore anche lui divorato dalla creatura.

Chiara, semplice, inevitabile come tutte le trame di King.
Perfino "realistica".
Ed ora capirete perché.



Film: Una coppietta felice tira sotto un ragazzino.
No, non preoccupatevi, era già morto sgozzato ( anche se noi lo abbiamo appena visto correre in mezzo alla strada, girarsi e sillabare "Oh cazzo").
Mettono in baule il tizio, vanno in città, trovano cose strane, crocifissi di grano, fonti battesimali pieni di sangue.
Si spaventano, vengono assaliti da una marmaglia incazzata ed armata d forconi e machete, vengono aiutati a fuggire da un ragazzino ed una bambina, che si scopriranno essere i fratelli del morto sgozzato\investito.
Da dove cazzo sbuchino, dio lo sa.
Casini vari, lei è catturata, lui organizza un piano per salvarla: far saltare il dio ( che, nel film, è una versione malriuscita dei vermoni di Tremors) con la dinamite.
E indovinate un po'? Funziona.


Che culo!

Happy ending, con i due che decidono di adottare i due trovatelli e si avviano in macchina verso il tramonto.
Da notare come il regista si dimentichi di un piccolo particolare: loro hanno ancora un cadavere nel bagagliaio!
E non è fatto a posta, se ne sono proprio dimenticati!

Io sono basito.
E hanno fatto anche due sequel.
Guardateveli voi, io non ne ho la forza.


martedì 30 agosto 2011

Il Detective Kisciotte e il caso dei Girasoli

Quella sera l'aria sapeva di un vecchio film noir francese.
Parigi era coperta da una coltre di nubi e i pochi raggi solari che filtravano davano al mondo un tono grigio.
Kisciotte avanzava per la rue Saint.Denis, imprecando contro i propri reumatismi e gli odori dei fluidi delle prostitute sul ciglio della strada.
Fumava una vecchia sigaretta e bestemmiava sottovoce, più per paura di sputare un polmone a colpi di tosse che per timore del Padreterno.
"Che caso di merda" pensava, tentando di mantenere l'equilibrio.
I fatti sono più o meno questi: da tre mesi, un'assassino si aggirava per Parigi. 
Le vittime erano spesso figure politiche di spicco, gente all'apparenza pulita, ma con più di uno scheletro nell'armadio.
Effettivamente i delitti compiuti non erano stati più di cinque, forse sei.
Il modus operandi era sempre lo stesso: prima sparava alla testa delle vittime con una pistola di grosso calibro, sempre diversa, infliggeva sui cadaveri delle ferite compatibili a quelle che avrebbe potuto infliggere un Grizzly, per poi lasciare un girasole sul corpo esamine.
Inutile dire che i media ci andarono a nozze.
Soprattutto quelli "schierati", come "Libre", il cui direttore era stato la seconda vittima.
Furono attribuiti più di cento omicidi a "L'Orsa" e il panico si sparse a macchia d'olio.
A giusto, mi sono dimenticato di dirvi che si tratta di una donna.
Una "Femme Fatale".
Ma torniamo a Kisciotte, che proprio ora entra in una bettola malfamata, lo "Spinoza", punto d'incontro dei peggiori individui parigini, ma anche delle più fresche informazioni.
Appena entrati notiamo Sciuscia e Faina, intenti a bere birra e a criticare il sistema, la televisione e la sorella del barista.
Sulla destra, in un tavolino appartato Emix e Mesic, intenti a parlare dolcemente fra loro.
Meglio non disturbarli, se non volete ritrovarvi a ballare la samba con una scimmia cinese che vi infila spade in tutti gli orifizi, citando a memoria le imprese di Mata Hari.
"Non so di preciso cosa voglia dire" pensa Kisciotte "ma, di certo, non sarò io ad interrompere i loro amoreggiamenti".
Ed infine il clan di Bile, che occupa la sala nord.
Sembra stiano parlando proprio di Lei, ridono, finché un ubriaco, un tale conosciuto come Josef K., non gli si avvicina e biascica: "Cosa ridete, dannati? Cosa faremo noi tutti noi, quando tutti i corrotti non ci saranno più? Di chi parleremo?"
Due tizi lo prendono per le ascelle e lo trascinano sul retro, il detective si girà, il destino di quel tizio non gli interessa.
E il suo informatore ha appena smesso di suonare.
Cerex, seduto al pianoforte, si gira, sigaretta in bocca e bourbon nella mano destra.
-Quanto tempo...
-Mai troppo, vecchio mio.
-Mi servono informazioni. Ecco le tue trenta monete d'argento, spero che tu non abbia cambiato tariffa, che è tempo di cri...
-Non posso accettare.
-Cos'è ti hanno fatto pressioni? Non mi pari un tipo che si fa impressionare da queste cose.
-Non hai capito, avrai le tue informazioni, ma non posso prendere i tuoi soldi.
-Mi prendi per il culo? Cos'è un omaggio per la clientela fissa?
-Sì, lo stesso che mi fa tua sorella. Diciamo che sono stato "sollecitato" a collaborare. Dimmi ciò che sai e vediamo se posso illuminarti su qualcosa.
-Ho un'indiziata: un ex-frequentatrice di questa topaia, tant'è che speravo di incontrarla qui stasera.
Mai un colpo di fortuna.
Comunque, si dice avesse un blog, prima della Grande Censura e che sia impazzita vedendo bruciare un campo di girasoli...
-Ci credo, la sua famiglia era in mezzo a quel campo.
Si scoprì essere un incendio doloso, appiccato da un gruppo della "Liga du Nord", capeggiati da un alto esponente del Partito.
Ma il caso non arrivò mai in tribunale, grazie alla legge sulla "Leggittima Difesa dall'Immigrazione".
Si difesero dicendo che stavano nascondendo dei terroristi eurasiatici.
Balle...
Comunque sia, voglio darti un indirizzo: VIII arrondissement, Champs- Élysèes, Place de La Concorde.
-Champs-Élysèes? Non è quel quartiere che è stato completamente contaminato dalle radiazioni, ed ora è sigillato completamente?
-No radiazioni non ce ne sono, è uno specchio per le allodole.
Agli inizi del movimento, fu usato come campo di prigionia, poi fu bombardato e improvvisamente si trasformò in "base militare dove i nostri giovani eroi persero coraggiosamente la vita", ora non è che un enorme capannone-discarica.
Lì mi hanno detto che potrai trovare le tue risposte.


Entrato, una folata fetida lo fece quasi svenire.
E mano a mano che avanzava le cose peggioravano, finché giunto sotto l'obelisco di Place de La Concorde, tutto cambio.
Da un enorme foro in cima al tetto della struttura, filtrava la luce lunare, la pioggia, ma, soprattutto,  l'aria.
Kisciotte si guardò intorno e noto come tutto fosse pulito: non un rifiuto per terra, non un cadavere in decomposizione, non una tana di ratti giganti.
Un'oasi nella munnezza.

-Ci ho messo tre anni per sistemare questa mia tana.
Ho occupato la maggior parte del tempo per procurarmi l'esplosivo con cui aprire quel buco, ma ne è valsa la pena, no?

Si volto piano, come al rallentatore, sapeva cosa lo aspettava, Lei, "L'Orsa", era lì di fronte a lui.
Forse erano i raggi di luna argentati, che risplendevano sulla pelle del suo viso come in una antica rappresentazione di una dea grecha, con l'acqua che le cingeva i piedi di ninfa, o forse erano le due bottiglie di vodka ingurgitate durante il tragitto, ma lei gli pareva bellissima.

-Dì Kisciotte, non secca anche a te quando il cattivo si perde in lunghi discorsi, invece di sparare subito al protagonista?

Era una notte buia e tempestosa, a un tratto echeggiò uno sparo, un lampo squarciò il buio.

-Vedo che non apprezzi l'ironia: una fanciulla che stende un nobile cavaliere.
-Stronza!
-Tutto qui? Mi deludi, speravo di meglio.
In fondo, un tempo, anche tu eri uno di noi?
-Noi chi? Di cosa cazzo parli? Io non Ho niente da spartire con una pluriomicida!
-Noi sognatori, mio caro, quel distintivo non ti nasconde quanto vorresti.
Per questo ho voluto che tu venissi qui: dopotutto, è un bel posto dove morire, il nido di una fenice.
-Cosa c'entrano gli uccelli di fuoco... ( rantolo, sputa un fiotto di sangue) ... succhiacazzi?
-Mi sbagliavo! Nonostante tu abbia un proiettile nello stomaco, conservi un po' di humour...
Tornando al nostro discorso, ho iniziato un'opera di disinfestazione. quest'oasi è l'inizio, il mondo è il mio obbiettivo; non arriverò a vederla compiuta, questa mia tela, ma altri prenderanno il mio posto.
Gli ideali sopravivo...
-HAHAHAHAHAHAHAHAH! Put ( ancora sangue che imbocca l'esofago in un breve viaggio verso il mondo esterno) HAHAHA!
Tu credi veramente in quello che dici? Questa è la tua soluzione?
Beh sono...sono perplesso... prima dici di essere una sognatrice, poi diventi una di loro... pronta a reprimere nel sangue... per ciò che ritieni giusto... pronta.... pronta a creare una giustizia, piuttosto che a cercarne una... violenza contro violenza, eh? Che colpo di genio... meritiamo proprio l'estinzione, se una come te... come me... come noi... si riduce così...
-E cosa vorresti fare tu, profeta? Dì un po' li vorresti riabilitare? Credi che sia possibile? Folle!
Non si possono salvare tutti!
-HAHAHA! Questa frase poi... beh, sappi che io sono pronto a provarci...e...e...a fallire!
L'uomo è così piccola cosa...eppure ...quanto potenziale sprecato... una pulce.... ma pur sempre una pulce che c'ha provato... fino all'ultimo... la morte non mi fa paura... l'estinzione è solo una fase del ciclo... una parte del...del...del giro di giostra... QUESTA è la vera fenice... non il tuo accanimento... non la tua rabbia... non lo status quo... lanciarsi... nonostante non si veda cosa c'è in fondo al precipizio.
-Inutili sofismi di un morente...
-Già... Oh, salve!

Un uomo con un fucile mira e spara.
L'Orsa non è più.
Scende dal cumulo di spazzatura su cui stava, Josef K., e guarda meravigliato quell'angolo di paradiso.
Kisciotte si trascina verso l'obelisco, mentre il mondo si offusca e anche il dolore si attenua.

-Parlavi giusto un momento fa di potenziale... immagino ne avesse... guarda qui, avrebbe potuto essere un esempio per tutti noi e invece ha scelto la violenza.
Beh, non mi sento di giudicarla.
In fondo all'animo, noi non siamo altro che codardi.
Avevi ragione, Detective!

Alza lo sguardo e vede gli occhi vitrei di Kisciotte che scrutano il cielo.
L'uomo col fucile fa un sorriso triste, si gira e ritorna alla sua strada.

lunedì 1 agosto 2011

La sindrome della statuina d'oro

Rimanere delusi è una parte della vita, mi dicono.
È una di quelle frasi che sappiamo essere stronzate, ma a cui crediamo ogni tanto per confortarci.
Che sia un disco per cui abbiamo speso soldi e tempo per procurarci , che sia un libro che volevamo leggere da tempo o una ragazza con cui volevate uscire ( o meglio, in cui volevate entrare) da anni e poi è svenuta sul più bello, voi avete deciso di fare il galantuomo portandola a casa sua senza approfittarne, solo per ricevere come ringraziamento un getto di vomito in faccia sulla strada del ritorno.
Capita a tutti, suppongo.



A lui è andata peggio.
Ok, molto peggio...

Questo doveva essere uno sproloquio sull'inutilità di registi come Spielberg ( da lì il titolo del post: dai vecchio marpione, non puoi aggrapparti al tuo omino d'oro e sperare che io stia sotto a pigliarmi tutta la merda che ne esce fuori... dio, che brutta immagine), ma poi era venuta fuori una roba noiosa e petulante, sicché ho cancellato tutto.
In conclusione: Steven Spielberg è una testa di cazzo.
Ad avvalorare la mia tesi, direttamente dal Giurassico:


Lo Stegosauro:
aveva parte del cervello nel culo,
ma, nel suo caso,
 era considerato un balzo evolutivo.


Nota:
Nessun animale è stato  abusato nella produzione di questo post.
Il cane era consenziente.
Il ragazzino mica tanto.

giovedì 28 luglio 2011

Space Invaders !11!!!!eleven!!!undici!! ( part two )

- La telecamera inquadra i piedi del protagonista che corre, respiro ansimante in sottofondo.
- La telecamera sale, inquadra il volto, zoom sul profilo, zoom sull'occhio destro.
_ Voce narrante ( protagonista) _ :
" Ti addestrano a fare tutto e a farlo bene. Ti rendono indifferente a situazioni che farebbero impazzire qualsiasi altro Hijo de la gran puta, ti rendono inumano. O almeno ci provano.
E poi, un giorno, scopri che tutto non è servito a un cazzo."
- La telecamera fa un primo piano del volto, il protagonista ora parla direttamente verso gli spettatori.
"Sono arrivati e loro, beh loro, si insomma, sapete com'è, cioè... sì, ehm, è... è terribile... cioè loro si muovono lateralmente, in file regolari... e, sì beh, noi si voleva farli fuori come Cristo comanda ( vedi fine articolo, N.d.R.), alla vecchia maniera, in tre dimensioni, ma poi, sapete com'è, il budget governativo, i piloti soffrivano di una, ehm, ( corruga la fronte, il tono diventa quello di un reporter che legge una notizia scritta con i piedi sul gobbo) forma di allergia alle altitudini elevate ( non semplici vertigini, N.d.R.)... e così, anche con spirito sportivo, sì sì, che qui in America siamo fighi, battiamo il nemico sul suo campo, con le sue stesse armi, cazzo sì, noi si è optato per il 2D!!!"
_ Inno degli Stati Uniti in sottofondo _
- La telecamera stacca sulla bandiera U.S.A e compare in evanescenza il titolo del film:

SPACE INVADERS


E questo è solo il trailer...

Il solito protagonista.
Avvolto da un'alone di mistero, tutto complessato, che viene a dirti che lui non ci doveva finire in questa fottuta guerra ( anche se si è arruolato volontario nei primi minuti del film, perché è così che fanno i Very Truth Fucking Americans, cazzo).
E questo titolo nobiliare non ha nessun senso, cazzo!
Per questo è Very Truth Fucking American!


Not So Very Truth Fucking American,
ma ci lavoreremo su!


Ovviamente ci va la figa di turno.
Sarà una castana, figa, con dei bei occhioni, figa, di bella presenza, figa, figa, con grandi capacità recitative ( si gira, soffoca a stento una risata), figa, si scoprirà  ad amare il protagonista, figa, figa, figa, avrà una scena ambigua con un alieno, il quale si suiciderà scoprendo di non poterla sodomizzare, in quanto può muoversi solo verso destra\sinistra, ma non avanti e indietro.
Ho detto che sarà figa?


La prescelta secondo i potenti mezzi di 
di Google Immagini.


Il compagno sfigato, ma simpatico, ma anche no.
Immancabile la morte, ma questa volta sarà nei primi cinque minuti.
Nel  campo d'addestramento.
Per un colpo a di fucile Super Liquidator ( era allergico all'acqua, sì veramente).


Quinta scena, tempo di morire. 
Segnatevelo da qualche parte.
Preparate i pop-corn.


Il generale cazzone, come potrebbe mancare?
Guiderà l'assalto e, in un momento dall'aura tragica, tipo "ora-è-tutto-finito-non-c'è-più-niente-da-fare-a-meno-che-ovviamente-non-succeda-qualcosa-di-estremamente-fortuito-che-consenta-al-nostro-eroe-di-salvare-situazione", griderà. "La navicella madre, cazzo! Vale 5000 punti, brutti stronzi senza padre!!!"
Ah, è lui che ammazza il compagno sfigato.


"Chi cazzo ha parlato? Nessuno, eh?
Sarà stato qualche alieno del cazzo che si muove in orizzontale
 come se avesse appena fatto sesso a tre con vostra madre e un palo della luce su per il culo!"


Gesù.
Forse non amerà più il suo prossimo, ma se la cava con il fucile.
Diventa il capo della resistenza, è l'unico a voler combattere in tre dimensioni, ma per colpa di quello che aveva detto a proposito dell'uguaglianza tra gli uomini, viene scavalcato.
Ci si pente sempre di quello che si dice da ubriachi, Cristo!



Gli alieni.
Se non altro, avranno tattiche migliori di quelli di World Invasion.

giovedì 14 luglio 2011

Cose a caso

The Middle


Avete presente la serie Malcolm?
Bene, togliete il carisma dei personaggi, le situazioni surreali ( un sedicenne che finisce arruolato in Afghanistan, un ragazzino che si scopre essere un genio della musica dopo aver preparato un organo con materiali trovati in casa, un uomo che cerca di costruire, e ci riesce, un robot che spara api killer e lo chiama "Lois 2") e degradate la comicità ad un livello così infimo che la visione del funerale dei vostri genitori, del vostro cane e della vostra nonna, si quella che vi fa sempre i biscotti e vi da cinque euro per il gelato ( birra), sarà uno spasso.
Con situazioni tipo figlia sfigata e incapace  che però riesce per una volta in qualcosa ( corsa campestre, finendo investita da un cerbiatto, ma non illudetevi sebbene la componente surreale della cosa potrebbe offrire spunto per qualcosa di buono, riescono a sprecare il tutto banalmente), un figlio disturbato che è la brutta copia di Dewie e due cazzo di puntate su di un fottuto prete con una fottuta chitarra che canta boiate su Gesù.
Insomma fa davvero cagare il cazzo.


Questi vi faranno ridere...


... questi vi faranno venir voglia di non essere mai nati.

I Captcha

Perché devo stare venti minuti ad interpretare una lettera confusa, sfumata, deformata al punto di sembrare un numero per postare un commento che, in fin dei conti, è una minchiata?
Diamine, perché questo odio per i commenti spam?
Dai, che in fondo a tutti fa piacere ricevere la richiesta di matrimonio di una donna siriana o di allungamento del pene...



Lo spam è pace - Il Captcha è schiavitù - L'allungamento del pene è forza

L'insonnia

Davvero una brutta bestia.

I ninja

Ho appena visto Kill Bill Vol.1.
E ho detto tutto.


martedì 12 luglio 2011

Space Invaders !11!!!!eleven!!!undici!! ( part one )

Tre giorni fa mi son alzato, mi sono lavato i denti, ho fatto colazione e di colpo mi è venuta voglia di scrivere.
Un'ispirazione improvvisa ed inaspettata, un po' come l'impotenza.
Mi son detto: " Sì, cazzo, ora mi metto a scrivere qualcosa di memorabile, basta le solite stronzate, tiro fuori qualcosa di epico, che ispirerà le genti; oppure qualcosa di indefinibile nella sua essenzialità, sulla falsariga di Mesic."
Poi apro Internet e scopro che stanno per fare un film su Space Invaders.


domenica 26 giugno 2011

Che denti grandi che hai!

Dopo aver letto questo post di faina, mi è venuto in mente che di film sui vampiri ne hanno fatti molti, troppi negli ultimi tempi, e che ne ho visto una buona parte. E così, voilà:

Dracula di  Bram Stoker
Francis Ford Coppola prende in mano il capolavoro della letteratura, lo legge, lo fa recitare ad attori altalenanti ( ottimo Hopkins, pessimo Reeves, gnocca Winona Ryder) e mette un finale di merda che serve solo ad allungare la pellicola e dare due battute alla figa di turno.

Le notti di Salem
Stephen King "omaggia" il capolavoro di Stoker, scrivendo un buon libro, anche se fin troppo simile all'originale.
Si rifà nel racconto\preludio "Jerusalem Lot": crea una sorta di mito dietro alle vicende, come al solito non spiega un cazzo ed è surreale ben oltre il punto giusto.

Van Helsing
WTF?!?!?!?!?

Vampires
Come King, Carpenter riprende il classico romanzo, ma con un impronta più votata all'azione.
Buon film, sfrutta il casino sulla leggenda ( i vampiri in questo film non sono indeboliti dalle croci, possono entrare in casa anche se non invitati e non si trasformano) a favore della trama, peccato per il combattimento col vampiro originale troppo sbrigativo nel finale ( Valek è soppravissuto a più di un secolo e si fa fregare dalla luce del sole? Ops, questo era uno spoiler) e per James Woods, che facce da cazzone come lui, ne ha viste poche la storia umana.

Twilight
Tralasciando che, come già detto, nei secoli la storia dell'Homo Nocturni è cambiata varie volte, consentendo flessibilità agli scrittori che ne hanno trattato, qualcuno mi spieghi perché un non-morto dovrebbe accendersi come se avesse un neon ficcato su per il culo quando è a contatto con la luce del sole.
E come diavolo hanno fatto le persone che hanno incontrato il tizio durante il suoi 108 anni di peregrinazione a non notarlo? Davvero si bevevano la storia dell'anemia? O pensavano di essere in Metin 2, dove uno se è equipaggiato con roba seria, luccica come un cartellone pubblicitario di Las Vegas?
Il film mi ha insegnato che, delle volte, non esistono abbastanza insulti per descrivere ciò che l'uomo può creare.

Being human
Cosa poteva essere Twilight se non fosse stata una trovata per guadagnar soldi da coloro che credono che "Tre metri sopra il cielo" sia il film migliore dopo "Natale a ( inserire località a scelta)"?
Probabilmente qualcosa di simile a questa serie TV inglese ( lo sottolineo perché esiste una versione americana, remake, che è personalmente sconsigliata, a meno che non vogliate disquisire sul valore del termine copiare) che tratta le vicende di un vampiro, un licantropo e un fantasma e il loro tentativo di integrarsi nella società.
Melenso per i miei gusti, ma è innegabile la bontà del progetto, alcuni momenti valgono la pena della visione dell'intera serie la serie ( uno su tutti, il finale della seconda stagione)

L'ultimo uomo della Terra
Confondere gli zombie con i vampiri è grave, ma tutto il resto è un capolavoro.
Opera mastodontica di un tempo in cui i film italiani non erano sinonimo dei fratelli Vanzina.
Molto meglio del suo remake hollywoodiano ( "Io sono Leggenda") per ambientazione, atmosfera, recitazione, e finale. Cazzo, ma perché cambiano sempre il finale?

Nosferatu
Se non l'avete mai visto, dovete procurarvene una copia.
Forse non mi sono spiegato: ORA!


30 giorni di buio
Fulmine a ciel sereno nella banalità, ma anche no.
Sebbene propone un luogo atipico, il circolo polare artico, la situazione è la solita ( arrivano i vampiri, si pappano le comparse, il protagonista e combriccola si rifugia, piano in extremis e finale strappa-lacrime, anche se più che passabile in questo caso).

Aiuto vampiro
Può un libro della serie dei piccoli brividi diventare un buon film?
...
...
...
( momento di suspense)
...
NO, purtroppo.
Peccato, sarebbe stata una sorpresa gradita: avendo anche letto il libro, all'età di dodici anni, e ricordandolo come pessimo e infantile persino per una trama da college horror, avevo grandi aspettative.
Il personaggio di Crepsley si salva, anche grazie ad una buona recitazione, ma il resto è dimenticabile.
Ho ancora da capire perché quando un vampiro corre veloce diventa una chiazza di colore verde, arancione, giallo, viola, rosso, azzurro, lilla, bordo e chi più ne ha più ne metta, sebbene sia vestito totalmente di nero.

Intervista col vampiro
Pessima premessa, a mio parere, realizzazione magistrale.
Percorrere la storia di un vampiro, tra problemi, bevute in compagnia, bambine trasformate e tizi che camminano sui muri a ritmo di non ricordo quale canzone.
Se volete una recensione fatta bene, ne trovate una ( anche se del libro) di Sciuscia qui.
Anche perché adesso mi sono anche un po' rotto di scrivere.



James Woods mentre medita sull'immutabilità
dell'Essere parmenideo.


Abraham Van Helsing!


Abraham Van Helsing?


Beh, in fondo, si tratta solo di una
 piccola donazione di sangue... 

sabato 30 aprile 2011

Nel mezzo di cammin di nostra vita, mi ritrovai in una sala oscura, dove la macchina del pop-corn era smarrita

Ho sempre amato i film. Dal più pessimo al colossal che sbanca il botteghino a colpi di fan boy, tutti ci insegnano qualcosa:  tette grosse = protagonista femminile.
Ciò che non sopporto più sono i cinema; ma porco cazzo, veramente, io non trovo un buon motivo per andarci.
Anni fa ci portavo le ragazze, con l'unico risultato che per sentirmi dire: " Scusa, ho già un altro\ non sei il mio tipo\ restiamo amici\ allontanati o ti cieco con lo spray al peperoncino..." , mi toccava pure spendere dieci euro.
Decisamente un pessimo investimento.
Un'altra cosa sono le persone: troppe, rumorose e troppe. Non me ne fotte se il tuo biglietto dice. "fila B numero 7", il mio è un biglietto dell'ippodromo ma non vengo mica a romperti il cazzo.
Il pop-corn ha tenuto in vita questo rito di migrazione morente per un po'; ma non aveva fatto i conti con qualcosa: il testamento biologico del cinema, a.k.a. una nuova gestione.
E io di sopportarmi quella merda di "World Invasion" senza quel corroborante profumo di fritto, senza quel gusto salato, che, quando il film è pessimo, mi rassicura ricordandomi che l'infarto non è lontano...
Davvero non ce la faccio.
World Invasion:
Siamo alieni stracazzutissimi, con tanto di navicelle giganti e bombardamenti che Hiroshima succhia, 
ma abbiamo deciso di avere punti deboli stupidi ed evidenti per rendere l'invasione meno impari



La risposta alla domanda:
-Cosa cazzo ci faceva la Bellucci ne "L'ultima alba"?-