venerdì 14 settembre 2012

Prova, prova, sa, sa, sa


Mi sentite?
Sì? No?
Ok, allora potete pure abbassare e ignorarmi, se vi va...
Un po' di di collaborazione, dai!
Ci sono ancora scariche?
Avete provato a spegnere e riaccendere?
E a tirare un pugno al modem, no?
Bene, così si fa.
Ahem...

Salve, come i più perditempo di voi avranno notato, questa trasmissione viene da un posto che non può essere, un tempo inconcepibile e con una ricezione di pessimo gusto.
Questa trasmissione viene direttamente da casa vostra: lì c'è la cucina, il bagno, quella statua africana che vi ostinate a tenere perché fa tanto "uomo che ha visto il mondo" ( in realtà lo avete comprato da un "vù cumpra" in Piazza Dante e, in realtà, rappresenta solo un omino che si masturba, vedeste le risate del venditore, che a differenza vostra è realmente laureato in Storia dell'Arte e Antropologia).
C'è anche il vostro gatto.
Dovreste dargli meno da mangiare, sta ingrassando.
Se non è così, scusate, ho sbagliato persona.
Ecco, tornando a noi, l'unica differenza è che questa casa è cinquanta metri più vicina al Sole della vostra e sfasata all'indietro di cinque minuti.
E questo spiega le mie due affermazioni precedenti.
La causa della terza, per i meno attenti quei "bzzz" che sentite in sottofondo, è data dal fatto che non ho soldi per un buon elettricista e mi devo arrangiare da solo.

Più o meno, io dovrei essere voi, solo che di un'altra dimensione.
A dire il vero a me sembra una puttanata, dato che sono più alto e non ho tutta quella pancetta.
Comunque, dato che il mio P.S.O. si è fritto, ho deciso di fare quattro chiacchiere con me stesso, o meglio con i miei stessi.

Ah, giusto, il P.S.O.
In sostanza, il Proiettore Sinaptico Olografico, è una specie di cerchietto di ferro che va messo in testa, se ne siete provvisti di una, e vi proietta in una realtà virtuale.
Come?
Non ne ho idea, le condizioni di utilizzo del servizio le ho accettate senza leggerle.

Ora magari direte "Ma se passi tutto il tuo tempo lì, come fai a sopravvivere?", oppure mi sbaglio e avete già spento il modem, perdendo per sempre questo segnale, perché vi siete stufati di 'sta solfa, che dovete spippettarvi su YouPorn.
Non vi do torto, neanch'io sarei qui se avessi Internet.

Comunque, rispondendo alla domanda dal punto di vista fisiologico, gli utenti sono sfamati da degli addetti specializzati con prodotti certificati.
E con questo intendo che la ditta ingaggia degli scimpanzé che mi riempiono di cinque litri di plasmon due volte alla settimana.

È brava gente, ingaggiata per non ricordo quale storia sull'estensione dei diritti alle pari opportunità.
A quanto pare, ad un certo punto si è deciso che era ingiusto privare gli animali della gioia del lavoro, della democrazia e del sogno americano.
Così hanno bombardato le foreste col diserbante e il cemento a presa rapida, dato un posto di lavoro ad ognuno e messo su un governo ispirato al film "Il Re Leone".
È un peccato che il partito carnivoro abbia divorato l'opposizione durante la prima settimana.

Fuori dal P.S.O. non sono rimasti altro che tizzoni ardenti, macerie fumanti e un atmosfera tossica al 97%.
E tira anche un vento della madonna.
Così, quando la realtà ha cessato di essere confortevole, abbiamo deciso di crearcene un'altra.
2.0 e in continuo aggiornamento.

Tutto si svolge nella nostra testa, è vero, ma non è poi così diversa da quella precedente.
In fondo cos'è la Realtà?
Una serie di impulsi elettrici, che siano poi questi forniti dagli organi di senso o da una serie di cavi che si diramano dall'amigdala all'ippocampo, non mi fa poi tanta differenza.
Sinceramente, non sono neanche sicuro se questa qui fuori sia la realtà-Realtà, o solo una versione precedente del software.
Diamine, non so neanche se io sono reale o solo un bot difettoso in riparazione.
In fondo, la memoria umana non occuperebbe più di 300 megabyte di spazio, se archiviata.

Ma, in fondo, chi se ne frega del fatto di essere reale, o che il cielo grigio là fuori, che la finestra su cui sono seduto, che la sigaretta che tengo in mano siano reali né tantomeno se sia ciò che dico il messaggio reale o lo siano, invece, le scariche elettriche in sottofondo.
L'importante è sentire il pulsare ritmico delle vene.
Avere le vertigini guardando guardando in basso, che sono al 253° piano.
Annusare l'aria e gustare l'odore della pioggia che scenderà da qui a mezz'ora.
Assaporare a fondo il tabacco che danza giù per la gola.
Tutto il resto, è un bug del sistema.



\\124C 41+ : Remote computer to shutdown/restart/abort

15 commenti:

  1. Ehilà, come va?
    È un po' che non ci si vede, eh?
    Vabbè, basta convenevoli che sono di fretta e lo sarò per un bel po'.
    Durante la mia "pausa", non ho riposato un cazzo.
    Ma fa lo stesso.
    Ho recuperato il debito di latino, proprio oggi, e sono contento.
    La scuola è ricominciata, la raccolta è ricominciata e devo pure trovarmi qualcuno che venga a fare un corso di Aikido con me ( non voglio essere l'unico idiota che non sa quale sia il proprio piede portante).
    Ma non mi lamento.
    Provo un piacere un po' masochistico nell'essere sempre indaffarato.

    Questo post nasce dal fatto che non sapevo come scrivere il prossimo capitolo di "Una storia buttata lì".
    Sì, quello che doveva risultare facile da scrivere e fiacco da leggere.
    Mi son reso conto che descrivere un intero mondo non era una cosa da venti minuti, pausa caffè.
    Anzi, che non ne ero proprio capace.
    Sicché mi son detto d buttare giù un test, inserendoci tutto ciò che non mi serviva.
    Ed è venuto fuori questo.

    Per i motivi sopra elencati, anche se mi scazza un po', mi vedo a rimandare il Capitolo 3 a fine settembre, ma più probabilmente i primi di Ottobre.

    Spero comunque che vi sia piaciuto comunque il post\sproloquio\testdrive e, come sempre, fatemi sapere le vostre opinioni, critiche, insulti coloriti.
    Perché non si migliora senza qualche sentito vaffanculo.

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  2. Faceva un po' troppo matrix ma è un bel racconto.

    Piacerebbe anche a me scrivere un "racconto" (meglio dire post va là) di fantascienza, ti permette di poter creare situazioni impossibile per poter parlare comunque di cose serie, di trasmettere un messaggio.
    Dai Carta, continua così.

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    1. Doveva essere proprio il più "Matrix" possibile, volevo liberarmi di quella parte.
      Voglio che il Capitolo 3 crei un mondo più reale possibile, tranne che per un elemento.
      Cerco l'effetto domino definitivo.
      Sì, sono un po' egocentrico e presuntuoso :-)

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  3. Fico, mi piace. Ma correggi quel "sono" brava gente.
    Oh non ti offendere.

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  4. Ciao, secondo me la parte più bella della storia è quando il protagonista recupera il credito di latino e poi va a iscriversi a un corso per mettersi le mani addosso vestito come un ostricaro giapponese. Tutto il resto è narrazione di sfondo.

    (un commento buttato lì col pretesto di salutartiduepunti ciao e in gamba)

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    1. - Perché vuoi iscriverti ad un corso di Aikido?
      - Mi ha sempre attratto l'idea del mio piede che sfascia il naso ad uno sconosciuto...

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  5. Ciao, il racconto non so com'è. A "spippettarvi" mi sono distratto irrimediabilmente.
    E anche quest'oggi ho usato un avverbio.

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    1. Eh, si comincia con gli avverbi.
      Poi, una sera, non hai niente da fare e provi un participio, tanto è solo una volta, così, per vedere che effetto fa.
      E non sarebbe neanche un problema, sei allegro, gli amici ridono mentre vai in giro urlando "Amante! Caduto! Crescente!" e così, via.
      Poi però, una sera, qualcuno ti passa un gerundio e tu, no io non prendo sta merda, e lui, dai che se no lo butto via.
      Diventi violento e insoddisfatto, participi e avverbi non li senti nemmeno più.
      I tuoi amici ti evitano, quando ti incontrano per strada guardano da un'altra parte e appena volti a loro le spalle t'indicano e bisbigliano, ma è?, sì, è proprio lui, cazzo, come s'è ridotto.
      A questo punto, ecco la tua ultima chance di smettere, l'ultima boa di salvataggio prima del mare aperto.
      Perché se arrivi alle perifrastiche, sei fottuto.

      Ogni anno, sempre più giovani entrano nel tunnel della grammatica latina.
      Dare loro aiuto si può ed è nostro dovere.
      Almeno facciamo passare loro il debito.

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    2. Dovevi farci un micro post con 'sta storia.

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  6. Ma sì, in fondo, dopotutto, cos'è la Realtà?
    Abile e arruolato.

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  7. A me è piaciuto, ma propio davero. Solo che non dovevi dircelo così di brutto, che c'è un maledetto bug nel maledetto sistema.

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