Partecipante dell'eds della donna camèl ( accento a piacere, ma credo d'averlo azzeccato).
Partecipano anche:
lillina
magneTICo
melusina
Dario D'Angelo
Hombre
La Corsa 5 è il pullman che prendo alle 7:20 ogni mattina da quattro anni a questa parte per andare a scuola.
Partecipano anche:
lillina
magneTICo
melusina
Dario D'Angelo
Hombre
La Corsa 5 è il pullman che prendo alle 7:20 ogni mattina da quattro anni a questa parte per andare a scuola.
O come è più comunemente conosciuto, il traghetto di Caronte.
Non è la destinazione ad incutermi paura, ma il tragitto stesso.
Ah già, ho una fifa fottuta degli autobus.
Sono dei rettangoli di lamiera che fanno manovre fisicamente improbabili a velocità spropositate.
Quindi non ne parlerò, anche perché esorcizzo le mie paure nell'unico modo che conosco: dormo ascoltando Paranoid dei Black Sabbath ( il cd può variare a seconda del tempo, ma al momento ho questo nel lettore).
Il viaggio mattutino dello studente si svolge più o meno per tutti allo stesso modo, eccetto che per l'antefatto.
Esistono sostanzialmente quattro modi di raggiungere la fermata:
- L'anticipo
Sveglia alle 6, ripasso veloce degli appunti fino alle 6:20, colazione di dieci minuti, 6:35-6:50 igiene orale, alle 7 il soggetto è alla fermata.
- Il puntuale
Ci si sveglia tra le 6 e le 6:30, 6:40 colazione abbondante, in bagno alle 7:10, arrivo alla fermata nel preciso istante in cui l'autista apre le porte.
- Il ritardatario
Si sveglia alle 7, fa quel che può, arriva correndo anche quando è in anticipo, gli capita di perdere l'autobus e si fa portare dai suoi.
- Il Carta
Il soggetto discute col padre la sera antecedente ai fatti sull'orario di partenza dalla magione amica: il genitore gli dice di partire prima, il figlio lamenta una maggiore conoscenza degli autobus.
In virtù dell'ormai monumentale esperienza, gioca la sua carta migliore subito: lui, in dodici anni d'istruzione, non ha mai perso una corsa.
La sveglia suona, sono le 5:30, deve ristudiare un po' tutto.
La memoria a breve termine si converte in quella a lungo termine durante il sonno R.E.M., per cui l'addormentarsi sui libri è tutta una tattica studiata.
Dalle 6: 20 cade dal letto.
Coglie l'occasione sia per andare a lavarsi i denti che per prendere appunti mentali su di un post da scrivere in terza persona, che fa tanto genio del male.
6:30 cartone del latte, tazza e zucchero.
6:31 cdswdcs, si accende la macchinetta.
6:33 cing cts fcdvvvv shhhhiu, il caffè è pronto.
6:34 contemplazione della brodaglia, dubbi di natura chimico-organica sulla composizione della stessa, aggiunta di latte e ingurgitamento tutto d'un sorso, rendersi conto di aver dimenticato lo zucchero un'altra volta.
6:35 il soggetto torna a dormire, con l'amaro in bocca, che c'è ancora tempo.
7:10 DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN!!!
7:11 il telefono viene lanciato dall'altra parte della camera dal soggetto, la sveglia si spegne.
Il soggetto, non sapendo di preciso dove si trova, si veste con quello che capita.
Nel mentre riacquista lucidità e vede che mancano libri all'appello nella cartella.
Trovarli non richiederebbe molto tempo non fosse che la camera ormai è ridotta così:
AVVISO ALL'UTENZA!
LA FOTO CHE SEGUE RAPPRESENTA IL CAOS PRIMORDIALE GENERATOSI NELLA MIA CAMERA DURANTE IL PERIODO ANTECEDENTE AL RESTAURO!
PERTANTO AVVERTO IL LETTORE CHE LA VISIONE DELLA SUDDETTA POTREBBE SVIARLO PER SEMPRE DAL POST STESSO!
GRAZIE DELL'ATTENZIONE
Corre, afferra la chitarra, saluta il genitore e quasi cade dalle scale.
Non guarda gli orologi per paura della loro immutabile sentenza.
Arriva in strada derapando con le suole delle scarpe e vede che la corriera alla fermata.
Con un carico complessivo di 13 chili sulle spalle, si trascina, raggiunge la meta e si chiede se continuando così diventerà più forte del maestro Muten.
La memoria a breve termine si converte in quella a lungo termine durante il sonno R.E.M., per cui l'addormentarsi sui libri è tutta una tattica studiata.
Dalle 6: 20 cade dal letto.
Coglie l'occasione sia per andare a lavarsi i denti che per prendere appunti mentali su di un post da scrivere in terza persona, che fa tanto genio del male.
6:30 cartone del latte, tazza e zucchero.
6:31 cdswdcs, si accende la macchinetta.
6:33 cing cts fcdvvvv shhhhiu, il caffè è pronto.
6:34 contemplazione della brodaglia, dubbi di natura chimico-organica sulla composizione della stessa, aggiunta di latte e ingurgitamento tutto d'un sorso, rendersi conto di aver dimenticato lo zucchero un'altra volta.
6:35 il soggetto torna a dormire, con l'amaro in bocca, che c'è ancora tempo.
7:10 DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN!!!
7:11 il telefono viene lanciato dall'altra parte della camera dal soggetto, la sveglia si spegne.
Un quarto d'ora per accendersi,
un microsecondo per volare,
un'era per rompersi.
Il soggetto, non sapendo di preciso dove si trova, si veste con quello che capita.
Nel mentre riacquista lucidità e vede che mancano libri all'appello nella cartella.
Trovarli non richiederebbe molto tempo non fosse che la camera ormai è ridotta così:
AVVISO ALL'UTENZA!
LA FOTO CHE SEGUE RAPPRESENTA IL CAOS PRIMORDIALE GENERATOSI NELLA MIA CAMERA DURANTE IL PERIODO ANTECEDENTE AL RESTAURO!
PERTANTO AVVERTO IL LETTORE CHE LA VISIONE DELLA SUDDETTA POTREBBE SVIARLO PER SEMPRE DAL POST STESSO!
GRAZIE DELL'ATTENZIONE
Lo giuro, c'è un ordine.
Complesso, ma c'è
Corre, afferra la chitarra, saluta il genitore e quasi cade dalle scale.
Non guarda gli orologi per paura della loro immutabile sentenza.
Arriva in strada derapando con le suole delle scarpe e vede che la corriera alla fermata.
Con un carico complessivo di 13 chili sulle spalle, si trascina, raggiunge la meta e si chiede se continuando così diventerà più forte del maestro Muten.
La mattina, in Africa, una gazzella si sveglia e sa che deve correre se vuole sopravvivere.
La mattina, in Africa, un leone si sveglia e sa che deve correre se vuole mangiare.
La mattina, in Trentino, un La Carta si sveglia e sa che deve correre se non vuole essere spedito a far compagnia al leone e alla gazzella.
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Scrivo questo post-scriptum per due ragioni: non volevo lasciare inutilizzato il suggerimento della donna camèl, volevo concludere questo mese con questo "festival di me stesso".
Allora cos'ho combinato in 339 giorni di attività?
- Momento che ci penso...
- Ah sì, ancora tre lettori e supero Manzoni, beh non è un traguardo raggiunto, ma diamine, ci sono andato vicino!
- Ho finito il mio primo ciclo letterario ( ooh, addirittura), considerando che ne ho sette incompiuti ( e cancellati dopo la prima pagina, per la maggior parte), essere arrivato alla settima pagina è una bella coincidenza...
- Ho boicottato attivamente i captcha.
- Ho adottato Spock, per metonimia almeno.
- Ho fatto piantare un albero, cosa che non succedeva dai tempi delle elementari ( eh sì, noi montanari eravamo ecologisti prima che fosse mainstream).
- Mi sono divertito.
- Ho ricevuto buoni consigli su ottime letture, ma di questo scriverò più avanti.
- Mi sono ritrovato con parecchie materie a cui rimediare, quindi causa studio scriverò sempre meno fino a giugno.