mercoledì 2 novembre 2011

Etichette

Non amo le persone fatte con gli stampi, anche se inevitabilmente pure io sono una di queste.
Perché abbiamo creato uno stampo per tutti e tutto.
Io sono il tizio che se ne sta in disparte, che non si interessa particolarmente di sport, strano e con un umorismo tutto suo.
Sono un tipo malinconico, uno di quelli che si mette a suonare per strada, uno senza peli sulla lingua.
Sono uno stronzo, un lupo affamato, un cane rabbioso, un cucciolo falso, una volpe poco scaltra, una talpa cieca.
Qualcuno mi da del pinguino.


Davvero assomiglierei a quell'umano?
Avrete notizie dai miei avvocati!

Sembro uno che sa molto, che non si vanta, un prete che cammina con il breviario in mano, un'idiota, un barbone alcolizzato.
Assomiglio a mio padre per carattere, a mia madre per le mani e per gli occhi, a mio zio per il resto del volto, a mio nonno per l'altezza ( per la mia famiglia un metro e settanta sono un evento raro), a mia nonna per la parlantina.
Tutte cose che mi sono state dette nel corso degli anni.
Quindi, sono un essere in funzione degli altri, di quello che pensano di me.
Eppure...
Com'è che non è così?
Non riesco ad arrendermi a questo, credo ancora di essere io a plasmarmi, in virtù del libero arbitrio.
Ma esiste davvero, il libero arbitrio?
Non sono condizionato da tutto ciò che ho fatto, vissuto, letto, parlato, studiato, mangiato, bevuto e respirato, quando compio un'azione?
Ho paura di questo.
E, ripensandoci rido di questo.
Sono arrivato a scrivere di ciò pensando: io odio chi etichetta gli esseri umani, le etichette vanno bene per i prodotti al supermercato, per sapere se sto per bere H2O o HCl.
Io stesso ho "scoperto" una di queste categorie: scrittori e non.

-Ehi Carta, mi puoi passare gli appunti di storia dell'arte?
-Quali appunti?
-Dai, non fare l'idiota, hai scritto tutta l'ora!
-Non stavo prendendo appunti...
-E che scrivevi allora?
-Ciò che mi passava per la testa...


La reazione.
Ok, tralasciate i troll.
Oppure guardatevi Troll 2 un Filmbrutto come pochi.

La voce si sparge, un paio di persone vengono a chiedermi:
-Cosa scrivi?
-Di tutto. Se voglio scrivere di un clown che si risveglia in un campo minato o di un bambino in triciclo ( e no, non era MaiMaturo, anche se...) che prende una multa, lo faccio.

-Perché scrivi?
-Bisogna che ci sia un perché per tutto?
-Sì
-Allora lascio a voi il compito di trovarlo.
Scusa Vonnegut se continuo a fregarti frasi, per giunta tutte da Ghiaccio Nove.

Uno è arrivato a domandarmi se:
-Non scriverai cose contro la società?

Per un momento mi sono chiesto se per caso ero caduto in buco dimensionale, che mi aveva trasportato in un libro di Orwell.
Mi capita di farmi queste domande quando la psicopolizia viene a farmi toc-toc.
Riconquistata la realtà, decisi di rispondere nel modo più cordiale possibile.
-Ma che cazzo di domanda è?
Giuro che ci ho provato.

Un vecchio amico, l'unico, tra parentesi, interessato a cosa scrivo e non al fatto che io scrivo, mi chiese:

-Ma dopo che tene fai? Le metti su un sito, non sto dicendo che ne valga la pena, beninteso, o le lasci ad ammuffire?
-Grazie, vedo che non sei migliorato nei complimenti da quella volta della vetrata.
-Non c'è di che, rompi meno il cazzo e rispondi...
-Credo che dovrei smettere di definirti come un amico. Stronzate a parte, le uso per accendere il fornello di casa.

Ed è vero, quindi non aspettatevi di vedere mai le storie di cui ho parlato sopra.
Anche perché sono incipit che mi sono inventato adesso.

Si parlava di libero arbitrio, no?
E in questo racconto, dov'è?
La fantasia e il fornello, forse sono le prove della sua esistenza.

Un breve haiku, per chi non ha voglia di leggersi tutta la pappardella, per chi crede nel essenza:

私はこれを書いています
おそらく彼らだけではありません

Io scrivendo ciò
forse non sono solo
sabbia nel vento.

(Grazie Google Traduttore)

19 commenti:

  1. Bello bello l'haiku, bravo. Ci hai messo anche un evento atmosferico nell'ultimo verso, proprio da manuale. (di matti che scrivono per scrivere c'è n'è un sacco in giro. Ne trovi quattro ed ecco un circolo cuturale, ne trovi sei e fanno una rivista letteraria, ne trovi dieci e, guarda guarda, hanno tutti il blog ;)

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  2. Permesso? Ciao!
    Molto bello l'haiku! Sembra proprio nipponico(quoto LDC, sia per l'evento atmosferico finale che per i matti col blog).

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  3. Grazie mille, un complimento dal nemico, vale mille lodi di alleati!

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  4. No, un momento, forse era il contrario...

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  5. Se decidi di scrivere un blog e di dirlo agli amici verrai giudicato. E sempre in peggio. Sempre.
    Invidiosi del cazzo!

    P.S. Bel post, davvero!

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  6. Grazie, hanno avuto 'sta reazione a vedermi scrivere su di un bloc notes.
    Se mi avessero beccato ( sembra che abbia rapinato una banca) ad aggiornare il blog, mi avrebbero legato ad un palo e dato fuoco?

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  7. senti la carta
    versi per un diadema
    sintesi estrema

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  8. "Assomiglio a mio padre per carattere, a mia madre per le mani e per gli occhi, a mio zio per il resto del volto, a mio nonno per l'altezza"

    Più che lo stampino sei stato fatto con la cucitrice!

    Apparte questo, bello.

    Ghiaccio nove eh? Vedrò di leggerlo.

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  9. Hah Hah Hah (sirena che segnala un errore)

    Genere fantascienza.
    Bello quanto vuoi ma odio la fantascienza.
    Non una buona partenza, però cercherò di sforzarmi, lo prometto.

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  10. Non ti preoccupare, tutti i romanzi di Vonnegut sono bollati come fantascienza, ma solo perché per identificarli bisognerebbe creare un genere a se.
    Ok, è vero, può capitare che compaiano alieni come in Mattatoio 5, che uno scienziato di nome Lucifer J. Mephisto imprigioni il diavolo come in Ricordando l'apocalisse o che Vonnegut stesso si presenti ad uno dei suoi personaggi come in "La colazione dei campione".
    Ma non è mai questo il punto.
    Io sono completamente di parte in questa discussione, lo ammetto, però quando finisco di leggere un libro di Vonnegut, rimango a bocca aperta per una decina di minuti ed è come se finissi in stato di trance, come quello della meditazione trascendentale.
    Sì, forse si è notato, adoro Vonnegut.
    Comunque se proprio non riesci a sopportare la fantascienza, ti consiglio "Madre Notte", 0 ufo e compagnia bella, un dibattito sul fine che giustifica i mezzi: una spia americana che lavora per la propaganda nazista.
    È strutturato quasi come un dialogo di Platone, finiscono le parole del libro, ma tu continui ad andare a avanti per qualcosa come una settimana a farti domande su quanto hai letto.
    Ma ora basta lusinghe, che va a finire che sto tirando una sega a quel vecchio bastardo!
    Se lo leggerai, fammi sapere.
    Se non lo apprezzerai, ancora meglio.
    (non mi piace chi idolatra gli autori, lo considero come fare un torto agli autori stessi, non metto in dubbio che anche Vonnegut qualche cagata l'avrà scritta, non farglielo notare sarebbe come dirgli: "Continua pure così", stupida ipocrisia)

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  11. Hombre:
    Umilmente alzo il cappello in segno di saluto e dal mio cavallo decapitato provo a fare un inchino, se la gravità m'è amica...

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  12. Io i pezzi di carta su cui scrivo li uso per stabilizzare il mobiletto del bagno che è un poco claudicante!
    Comunque, chi scrive ha una mente...diversa. Ho la presunzione di dire che capisco sempre chi è uno "scrittore" e chi non lo è. Giuro che ci becco sempre! Quanto al libero arbitrio, è una leggenda metropolitana a cui mi piace credere.

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  13. Marla, mi correggo: fantasia, fornelli e mobili da bagno traballanti sono i simboli della libertà!
    Altro che donne con fiaccole :-)

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  14. Sileno, stai per gustarti uno dei film più brutti della storia della cinematografia.
    Buona fortuna...

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  15. Gianni Brera inventò il termine "libero" come ruolo nel gioco del calcio. Oggi libero è usato nella comunicazione calcistica in tutto il mondo.

    Così come in tutto il mondo nessuna partita di calcio ufficiale può disputarsi senza un arbitro.

    Per te che sai di incipit, teste mozzate, alpinismi lunari e pingui volanti, sarà un gioco da ragazzo aggiungere una "i" in fantasiosa licenza poetica e...

    SI, CAZZO, SI!

    Il libero arbitrio esiste!

    (bella carognata quella di mettere l'opzione breve di lettura alla fine della opzione lunga di lettura!)

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  16. Lo dovessi trovare a prezzi ragionevoli in qualche libreria ci farò un pensierino, sì odio la fantascienza, ma non voglio precludermi nulla. Immagino bene che sia molto di più di alieni e simili.

    Il fatto è che mi sento troppo indietro nella lettura della letteratura mondiale, e per questo mi sento terribilmente in colpa.

    (Se ti dovesse andare di rispondere fallo qui. Ritornerò. Oh se lo farò)

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